Veduta fra le verdi colline marchigiane
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La vocazione alla pluralità della regione Marche è puntualizzata dallo stesso nome plurale. Ciò non significa frammentazione, ma tutt'altro: la storia di autonomie parallele fa da contraltare alla dimensione urbana di ogni piccolo centro abitato, alle persone laboriose, ad un modello economico imprenditoriale unico nel suo genere e per questo denominato "modello marchigiano".
Il capoluogo delle Marche è Ancona, città affacciata sul mar Adriatico.
Geografia e confini
Potremmo associare una forma di pentagono irregolare alla regione Marche, i suoi confini sono così delimitati: l'Appennino umbro-marchigiano segna, ad ovest, il confine con la Toscana, l'Umbria e il Lazio; a nord la regione confina con l'Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino, a sud con l'Abruzzo. Il territorio marchigiano è interamente collinare e montuoso, non a caso il noto poeta Cecco d'Ascoli, riferendosi alle Marche, scrisse "O bel paese con li dolci colli." .
Il litorale è puntellato da lunghe spiagge sabbiose o ghiaiose, tra i tratti sabbiosi la Riviera del Conero e la Riviera delle Palme occupano un posto di primo piano.
E proprio il mare ha dato grande lustro alla regione, nel 2016 le sono state riconosciute 17 bandiere blu tra cui Gabicce Mare per la spiaggia del Lido; Pesaro con le spiagge di Ponente, di Levante e di Sottomonte; Fano con le spiagge Nord, di Sassonia, di Torrette, di Marotta ed altre.
Le Marche hanno anche una fitta rete di parchi e riserve naturali, cui si accosta una pista ciclabile denominata "il Corridoio Verde Adriatico".
Tra i parchi regionali citiamo quello del Monte Conero, sul lato dei parchi nazionali poniamo in evidenza il particolare caso del comune di Arquata del Tronto: è l'unico in Europa ad essere racchiuso all'interno di due parchi nazionali, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Un po' di storia
Per raccontare la storia e il valore della regione Marche, abbiamo rintracciato tre elementi distintivi: la sovrabbondanza di nomi importanti, tutti di origine marchigiana, che in modo diverso hanno contribuito a dare lustro all'Italia; la pluralità di dialetti, ognuno con la propria area di riferimento; il "modello marchigiano" fondato sulla piccola media industria ad alta specializzazione e operante nei settori più disparati.
Sono di origine marchigiana il pittore rinascimentale Raffaello Sanzio, il compositore Gioachino Rossini, il poeta Giacomo Leopardi, la pedagogista Maria Montessori e tanti altri artisti e studiosi di origine marchigiana provenienti dai campi più disparati, dalla letteratura all'arte, dall'economia alla produzione, dallo spettacolo allo sport.
Per quanto riguarda la pluralità dei dialetti, se ne possono individuare quattro parlati e diffusi in aree ben precise:
- i dialetti gallo-piceni o metauro-pisaurini, parlati nella provincia di Pesaro-Urbino, nell'area di Senigallia e nell'isola linguistica del promontorio del Cònero;
- i dialetti marchigiani centrali della zona anconitana e quelli della zona di Macerata, Camerino e Fermo;
- i dialetti meridionali, parlati nella provincia di Ascoli Piceno.
Molto importante, anche a livello di lustro, è la fiorente piccola-media industria ad alta specializzazione, che costituisce il cosiddetto "modello marchigiano". I settori industriali di spicco sono davvero variegati: dall'industria dei mobili a quella tessile, specializzata in jeans, dall'industria farmaceutica a quella della carta, dai cantieri navali all'industria di calzature.
Tradizioni enogastronomiche
Olive ascolane
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La cucina marchigiana presenta un'ampia varietà di piatti che spazia dal mare alla collina, fino alla montagna.
Oltre ai buonissimi salumi e ai formaggi, all'olio di antiche origini, ai vini, è nei secondi piatti che viene espresso il vero carattere del popolo marchigiano: il diktat è mangiare semplice e robusto. Potremmo citare una per tutte le olive ascolane, ripiene di carne o pesce, le cotolette d'agnello fritte, la crema fritta e servita con le olive, i carciofi, le cervella d'agnello, la salvia in pastella e le zucchine, tutto rigorosamente fritto. Tra i secondi piatti a base di pesce, alcuni sono dei veri e propri cavalli di battaglia della cucina tipica marchigiana: il brodetto di pesce, i "guatti" e i bombetti, le cozze e lo stoccafisso.