Cosa vedere a Otranto
28 Ottobre 2019Un articolo su cosa vedere a Otranto, che non ha scadenza perché vale in autunno come in estate.
Sorseggiando (sempre) il mare di Otranto
Quando un posto è bello, si conserva tale in modo perenne. Anche se s’alza il vento e scende la pioggerella, Otranto non perde mai il suo fascino.
Dobbiamo imparare a riscoprire il Salento e i suoi bei paesi fuori dalla stagione estiva, perché le giornate belle sono anche a settembre, ottobre, dicembre. Il Natale altrove è innevato, qui a Otranto, invece, non perde mai la sua connessione con l’elemento acqua (anche se la neve, qualche volta, arriva anche qui!).
Ora proviamo a fare un esercizio di astrazione dal periodo stagionale, autunnale – estivo – primaverile – invernale, per parlare di Otranto e di cosa vale la pena vedere sempre.
Se faceste tappa a Otranto nell’orario del tramonto o poco dopo, prevede una sosta presso il lounge bar Maestrale. L’illuminazione serale, il brillìo dell’acqua, le barchette attraccate saranno lo scenario ideale in cui accomodarsi per un pit stop marinaro e una chiacchiera allegra.
Sorseggiate questa sensazione.
Alba, la prima d’Italia
Otranto non è solo affacciata sul mare ma è posizionata al punto più ad est d’Italia, dove vedrete sorgere (sempre!) la prima alba d’Italia.
Pensate: quando il sole sorge e, prima che le vostre caffettiere borbottino sulla fiamma, è a Otranto che nasce il giorno; qui è dove il sole si alza e si stiracchia percorrendo chilometri e chilometri per illuminare tutto intero il nostro Bel Paese.
Punto d’osservazione prediletto per avvistare l’alba? Il Faro di Punta Palascia.
Attraversando la “pancia” del centro storico
Quando si arriva ad Otranto occorre seguire le indicazioni che portano al centro. Trovate un posteggio per la vostra auto e scendete con passo svelto perché questo centro storico merita un incedere agile e allenato.
Noi di Coste del Sud vi consigliamo di perdervi all’interno. Cosa troverete? Casette bianche affiancate, stradine strette che da un balcone e l’altro ci si può stringere la mano, vie lastricate e scalette improvvise che vi verrà voglia di risalire. E, poi, ancora negozi di artigianato storici e piccoli empori, il bucato steso che fluttua smosso dal vento.
Siete vicinissimi al mare, potete costeggiarlo, sporgervi per fissarne le profondità e i toni dell’azzurro brillare al sole. Nel caso che arriviate ad Otranto al pomeriggio, fate che sia prima del tramonto così dopo il bianco delle casine troverete il rosso del sole che si tuffa nel mare.
In visita al castello
Se siete nel centro storico di Otranto avrete il Castello Aragonese come punto di riferimento importante, ne costeggerete le mura che un tempo riparavano la città dagli invasori.
Potete visitare l’esterno del castello senza biglietto, mentre per l’interno (mura, bastioni, sotterranei e torri) dovrete provvedervi del biglietto.
Storia e arte in Cattedrale
Costruita nel 1088, la Cattedrale di Otranto merita una visita. Nel suo interno sono custodite le spoglie degli 800 idruntini uccisi durante l’invasione turca e il famosissimo mosaico che ritrae l’albero della vita. Si tratta di un segno inequivocabile della vicinanza di Otranto all’Oriente.
Mamma li Turchi!
A pochi chilometri da Otranto, una spiagga è stata denominata Baia dei turchi perché è proprio qui che il popolo ottomano approdò per, poi, invadere la zona.
Appartenente all’Oasi dei Laghi Elimini, questa baia è un luogo paradisiaco: sabbia fine e bianchissima, acque turchesi, roccia calcarea, pineta. Insomma andateci, il profumo del mare vi inebrierà.
Ai laghi
I Laghi Alimini sono una zona protetta dal Fai ed è composta da due laghi che un tempo comunicavano tra loro ma che ora appaiono divisi, si chiamano Alimini Grande e Alimini Piccolo. La particolarità è che uno, il Grande è un lago di acqua salata, l’altro, il Piccolo, è un lago d’acqua dolce. Sono entrambi balneabili.
Porto Badisco, ricci e sorgenti d’acqua
L’approdo di Enea. Si dice che a Porto Badisco salpò Enea.
Si trova a 7 chilometri da Otranto, in questa località balneare ci si va per la pesca di ricci che vengono, appunto, pescati e consumati crudi. Sempre qui sgorga il fiume sotterraneo adiacente visibile anche per la presenza di una sorgente d’acqua dolce.
Stupirsi davanti alla Cava di bauxite
Si trova ad Otranto, nei pressi del Faro di Punta Palascia e del Monte Sant’Angelo.
Era un giacimento da cui veniva estratta la bauxite e che venne dismesso nel 1976. Oggi è una sorta di Paradiso in terra: un laghetto verde smeraldo in netto contrasto con il rosso ferroso della stessa cava, la vegetazione incolta tutt’intorno e quella dimensione collinare che converge verso il laghetto e gli dà le sembianze di un piccolo canyon.
Andateci e sfoderate la fotocamera e, dopo ovviamente aver ammirato con i vostri stessi occhi, cimentatevi in un selfie da stampare e incorniciare.