Attrazioni a Castro : Grotta della Zinzulusa

E-mail: iat@comune.castro.le.it

Nazione: Italia

Regione:Puglia

Provincia: Lecce

Localit�: Castro - 73030

Indirizzo Via Zinzulusa

Per ogni posto una leggenda, cos� anche la grotta della Zinzulusa ha la sua storia fantasiosa. Nella cittadina di Castro, dove ha sede la grotta della Zinzulusa, viveva un barone. Costui era molto ricco, i suoi possedimenti erano cos� vasti da ricadere anche nel paese vicino di Santa Cesarea Terme. La filosofia di questo signorotto era votata al massimo risparmio, per evitare di sciupare i suoi denari era disposto a privare anche la sua unica figlia di abiti, istruzione e beni di prima necessit�. L'incuria e la cupidigia del padre erano motivo di grande dispiacere per la bambina, che era sempre cupa e triste. Un bel giorno una fata arriv� in suo soccorso, e per far cosa gradita regal� alla fanciulla un abito nuovo e ridusse in brandelli il vecchio abito da lei indossato. Tali stracci o zinzuli in dialetto locale volarono per aria e raggiunsero la cavit� naturale di Castro, qui si pietrificarono arricchendo l'ingresso della Grotta detta della Zinzulusa detta anche grotta degli zinzuli. In poco tempo la vita della ragazza cambi� in meglio: fu promessa sposa ad un principe. Le cose mutarono sensibilmente anche per il padre della ragazza: l'uomo pi� avido di sempre fu fatto prigioniero nella grotta degli zinzuli, dove le vesti stracciate della figlia, tramutate in pietre aguzze (stalattiti), facevano da ornamento alla sommit� della grotta. Qui il barone fin� per sprofondare nel suolo calcareo provocando la fuoriuscita di acque infernali dal sottosuolo, le stesse che oggi formano il laghetto Cocito abitato da alcune specie di crostacei che, secondo la leggenda, sarebbero diventati ciechi dopo aver assistito al prodigio. Le storie leggendarie sono, forse, un diletto tutto salentino. Tra le tante potremmo ricordare quella che riguarda Porto Badisco e l'approdo di Enea in fuga da Troia, o la leggenda della collina dei fanciulli e delle ninfe a Giuggianello dove si narrano storie di orchi, ninfe, fantasmi, diavoli, vecchie fattucchiere, folletti, eroi e pastorelli tramutati in alberi d'ulivo.